Presentazione
«La relazione medico-paziente, è una relazione asimmetrica, nel senso che non vi è una
condizione di parità tra i due poli del rapporto; infatti mentre il paziente si presenta come un
soggetto che soffre, conosce poco o nulla della propria malattia e richiede aiuto, il medico riveste
un ruolo socio-culturale, di “dominanza”, conferitogli dalle conoscenze scientifiche e dalla sua competenza clinica.
L’incontro medico-paziente è anche una esperienza interpersonale che supera i limiti di un fatto meramente “tecnico”, implica elementi non solo razionali, bensì emotivi ed affettivi, che accomunano medico e paziente».
La capacità di comunicare efficacemente non è posseduta solo in modo istintivo, come talento“ naturale, si tratta di una competenza che va formata, aggiornata, sostenuta, richiede capacità empatiche, ricerca di corretto distanziamento emotivo, dosaggio delle informazioni, così come si doserebbe un farmaco, in rapporto alle caratteristiche individuali del paziente e del contesto familiare-sociale.
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